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Tutto sta cambiando, ma ne siamo veramente consapevoli?
Questo numero de Il Sestante esce al termine di un mese cruciale per il futuro della vita politica non solo del nostro Paese, ma anche dell’Europa. In esso l’accento viene posto su quelli che abbiamo chiamato i sintomi del cambiamento radicale avvertiti sia dai più attrezzati analisti e politologi, sia da quella stampa quotidiana che troppo spesso mette l’accento soprattutto su un artificioso sensazionalismo senza distinguere tra ciò che è valido e ciò che è chiacchiera o schermaglia momentanea.
Il problema che si pone pertanto è quello relativo ad una nuova classe dirigente in grado di affrontare la crisi e soprattutto di proporre un progetto politico e costituzionale adeguato a ciò che il presente sta preparando per un prossimo futuro.
Il Consigliere CESI Bozzi Sentieri, recensisce due recenti saggi e incentra la loro lettura valutando non solo l’essenza post-ideologica (intendendo con tale espressione il superamento delle vecchie ideologie in nome di un’impostazione ideologica più vera ed attuale), dell’attualità come alternativa al conservatorismo liberista e soprattutto quella centralità riguardante il lavoro e coloro che nell’attuale fase evolutiva della società non rappresentano più solo un fattore passivo della produzione, ma un fattore sistematicamente innovativo e quindi ancor più necessario ad essere partecipante organico nelle attività imprenditoriali e nella più ampia gestione politica dello Stato.
Nella Rubrica “dibattito” vi sono due stimolanti interventi: quello del prof. Carlo Vivaldi-Forti sulla questione di una nuova destra in un’epoca di transizione in cui i termini “destra” e “sinistra”non hanno più alcun significato univoco e quello del prof. Lucio Zichella che polemizza con le impostazioni del pessimismo qualunquista circa la natura del popolo italiano e deliberatamente pone l’accento sull’introduzione del Senato delle Competenze, ossia di una Camera legislativa espressa da “coloro che sanno”perché professionalmente dotati e quindi chiamati a porre a disposizione dell’interesse generale quanto hanno maturato in scienza, conoscenza ed esperienza nella loro vita individuale.
Il prossimo numero de Il Sestante affronterà temi riguardanti i rapporti economici tra l’Italia e l’Europa e cercherà d’individuare in maniera circostanziata quanto ancora sia lontano la concezione dottrinaria degli operatori attuali, italiani ed europei, da quanto invece è necessario non solo per superare la crisi, ma per riprendere un autentico sviluppo (g.r.).

SOMMARIO

- Vi sono i sintomi del cambiamento radicale.
Ma chi è in grado di raccogliere il momento storico? di Gaetano Rasi

- Note al margine di due recenti saggi.
La cogestione necessaria di Mario Bozzi Sentieri

- Rubrica “dibattito”. Lettere a Il Sestante e risposte del Presidente CESI
Carlo Vivaldi-Forti. Berlusconi prepara la fine della Destra?
Lucio Zichella. Passare dallo scetticismo pessimistico a proposte di elevazione civile

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