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«E’ stato per mezzo secolo il più limpido, onesto e coraggioso punto di riferimento per tutti gli italiani degni di questo nome. Continuerà ad esserlo, richiamandoci tutti al dovere della verità, della solidarietà, dell’amor di patria: valori dimenticati ma eterni! Con immenso rimpianto. Luciano Garibaldi»

Questo il messaggio che ho inviato alla presidenza del Centro Studi Politici e Iniziative Culturali, il CESI, creato e presieduto fino all’ultimo istante dal grande Amico e Maestro scomparso, non appena sono stato informato della dolorosa notizia, la sera di domenica 20 novembre. La mia non è stata che una tra le mille e mille voci di rimpianto e di gratitudine che si sono levate da ogni angolo d’Italia. Tra le tante, voglio citarne una che mi ha particolarmente coinvolto e commosso. Sono le parole con cui Aldo Di Lello, scrittore e storico, ha voluto ricordare Gaetano sulle pagine del “Secolo d’Italia”:

«Una grande qualità di Rasi era la notevole capacità di organizzazione culturale. Riuscì ad aprire varchi alla cultura di destra in tempi di “conventio ad excludendum”. Nel 1987 l’ISC (Istituto Studi Corporativi) da lui diretto organizzò un grande convegno su Ugo Spirito insieme con l’Enciclopedia italiana, che si svolse proprio nella sede della Treccani. Vi partecipò il meglio della cultura filosofica  italiana: da Augusto Del Noce, a Emanuele Severino, a Lucio Colletti, ad Antimo Negri».

Non meno significativo il ricordo di Rasi pubblicato sul “Giornale d’Italia”: «Il mondo della destra è in lutto. Si è spento a Roma Gaetano Rasi all’età di 89 anni. Punto di riferimento prezioso per tante generazioni della destra cui insegnò i principi dell’economia, della cultura partecipativa, della politica. Negli anni ‘70 animò istituti di studi e di ricerca, curando la pubblicazione di riviste e libri indispensabili nell’azione politico-culturale del Movimento Sociale Italiano. Nel 1996 per lui si aprirono le porte del Parlamento con l’elezione alla Camera dei Deputati nella lista di Alleanza Nazionale, dove ricoprì la vicepresidenza della Commissione Attività produttive. Si dimise nel 2001, prima della scadenza naturale, perché eletto nell’Autorità Garante per la protezione dei dati».

Un piccolo, ma significativo episodio che ci dice tutto sulla grande onestà politica ed etica di Gaetano Rasi.

 

Luciano Garibaldi

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