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Lunedì 27 Gennaio 2104, una delegazione ufficiale del Comitato Nettunese Pro 150° Nascita d’Annunzio guidata dal Responsabile culturale Dott. Pietro Cappellari si è recata presso il cimitero civile di Nettuno sulla tomba di Alfredo Nardini che conserva un epitaffio inedito autografo del Vate d’Italia. Ha partecipato alla manifestazione anche Bruno Sacchi, Comandante del Reparto “Pierino Maruffa” dell’Associazione Nazione Arditi d’Italia di Nettunia.

La manifestazione è stata doverosa, in quanto tutta l’attività che il Comitato ha promosso nel 2013 ha avuto il solo scopo di sensibilizzare l’Amministrazione comunale al recupero e al restauro della lapide dannunziana che, ancor oggi, rischia la frantumazione dopo decenni di colpevole abbandono.

I membri del Comitato, dopo aver pulito l’intera area, hanno deposto un omaggio floreale avvolto nella bandiera di Fiume. Infatti, il 27 Gennaio cade il 90° anniversario dell’annessione di Fiume all’Italia.

«La nostra presenza davanti all’epitaffio inedito autografo di Gabriele d’Annunzio è un atto dovuto – ha dichiarato il Dott. Pietro Cappellari – soprattutto a causa del degrado in cui versa, tra l’indifferenza generale, quest’opera d’arte. Sono diversi anni che denunciamo il tutto alle Autorità comunali, ma il silenzio è l’unica risposta che queste hanno preferito darci. Continueremo su questa strada e, grazie all’Herald Editore e all’Architetto Paolo Camaiora che si sono messi a disposizione del Comitato, cercheremo di promuovere un restauro del manufatto anche nei prossimi mesi. Questa che doveva essere l’ultima manifestazione del nostro ente rappresenta, invece, un nuovo inizio. Il Comitato diverrà permanente e nelle prossime settimane, sarà presentato un volume sul fiumanesimo e il diciannovismo che contribuirà alla conoscenza di quello straordinario periodo di passione patriottica. La data del 27 Gennaio non è stata scelta a caso. Oggi ricordiamo Fiume italiana e con essa la Vittoria nella Prima guerra mondiale, il raggiungimento di una compiuta Unità nazionale, il coronamento del sacrificio dei combattenti, il successo di quella “marcia” iniziata da Gabriele d’Annunzio nel Settembre 1919 con l’occupazione della città irredenta. E’ con questo spirito e con questi valori che torneremo a parlare del Vate d’Italia, una figura straordinaria di poeta e di guerriero di cui andar orgogliosi, da presentare alle giovani generazioni come un esempio da seguire».

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