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Record di presenze al Forte Sangallo di Nettuno Mercoledì 18 Settembre per l’esposizione Fiume-d’Annunzio-Nettuno: il Poeta armato e le sue città curata dal Dott. Pietro Cappellari, Responsabile culturale del Comitato Nettunese Pro 150° Nascita d’Annunzio. Alla mostra, che raccoglie rarissimi cimeli, libri, lettere, labari, bandiere, divise e documenti legati all’esperienza fiumana e al primo squadrismo, alcuni dei quali “pezzi unici” provenienti da collezioni private per la prima volta esposti al pubblico, ha contribuito in maniera determinante la Fondazione della RSI – Istituto Storico di Terranuova Bracciolini (AR) che ha fornito gran parte del materiale esposto. All’organizzazione dell’evento hanno partecipato il Prof. Giorgio Pagliuca (Direttore dell’Istituto Culturale Italo-Tedesco) e il Prof. Alberto Sulpizi (storico del territorio nettunese) che ha allestito alcune vetrine esponendo diversi pezzi pregiati del suo archivio-biblioteca.

La serata, dopo la visita alla mostra, ha visto un seguitissimo intervento del Prof. Sulpizi sul rapporto che lega la città di Nettuno a d’Annunzio (proprio in questa città, nel 1903, il Vate compose La figlia di Iorio). Un intervento condito da aneddoti interessanti e inediti.

Al termine della conferenza è stato presentato dal Prof. Eugenio Bartolini il lavoro su d’Annunzio composto dall’Università Popolare Territoriale (Sede di Anzio e Nettuno).

«E’ con grande soddisfazione ed orgoglio che inauguriamo questa mostra pochi giorni dopo il 94° anniversario dell’Impresa di Fiume – ha dichiarato il Dott. Pietro Cappellari, organizzatore dell’evento –. Il nostro intento era quello di “riportare” d’Annunzio a Nettuno dopo decenni di oblio, se si eccettua un fugace interesse di diversi anni fa. Noi vogliamo legare indissolubilmente il Vate d’Italia alla cultura della nostra città. E’ per questo, tra le altre iniziative, che abbiamo chiesto all’Amministrazione comunale il ripristino di Via Gabriele d’Annunzio a Nettuno (l’attuale Via Cristoforo Colombo), rispettando le delibere, a quanto risulta mai abrogate, del 1941. Ma non solo. Ci stiamo battendo perché finalmente la lipide di Alfredo Nardini (che riporta un epitaffio inedito del Vate con firma e calligrafia originale) sia finalmente restaurata e conservata per l’avvenire come patrimonio storico-culturale della città. Debbo ringraziare per la collaborazione la Prof.ssa Marilena Cappella e Bruno Sacchi, Comandante del locale Reparto dell’Associazione Nazionale Arditi d’Italia, custode dei valori dell’esperienza fiumana, per alcuni oggetti donati alla mostra. Un saluto va anche a Leone Mazzeo per la concessione dei patrocini dell’Accademia Delia e dell’Ordine dell’Aquila Romana. Non ultimo, il Dott. Marcello Armocida, Presidente della Pro Loco, che – come sempre – ha dimostrato tutta la sua sensibilità culturale permettendo il successo di questa significativa mostra. Nei prossimi giorni saremo a disposizione delle scuole di Anzio e Nettuno per delle visite guidate con Professori e studenti, attraverso un cammino storico tra Grande Guerra – Impresa di Fiume – squadrismo – fascismo, in modo che alcune “incrostazioni” – dettate da una falsa ideologia politica e da presunte “superiorità morali” – siano finalmente eliminate e sia donata agli studenti la libertà nello studio e nella ricerca, nonché l’amore per la propria Patria».

Al termine della seguita manifestazione, agli intervenuti è stato distribuito il numero speciale di “Acta” (periodico storico della Fondazione della RSI) su d’Annunzio come precursore della Repubblica Sociale Italiana.

La mostra sarà visitabile, dalle 9:00 alle 21:00, fino a Domenica 22 Settembre. Per le visite guidate si può telefonare al 339.33.28.550, concordando gli orari secondo le proprie esigenze. L’entrata e la guida sono a titolo assolutamente gratuito.

 

Lemmonio Boreo

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