Category: Convegni

Domenica 17 Novembre 2013

alle ore 10:30

si terrà presso la prestigiosa sede di Villa Municchi della

Fondazione della RSI – Istituto Storico

di Terranuova Bracciolini (Arezzo)

Strada Pian di Maggio, 27/E – località Cicogna

 

la conferenza di

Mario Pellegrinetti

“XXXV Brigata Nera”

 

Contati: www.fondazionersi.org

Per info: info@fondazionersi.org

Evento FB: https://www.facebook.com/events/570952342978659/

Sabato 26 Ottobre 2013, nella prestigiosa sala conferenze dell’Hotel Giò di Perugia, sono stati presentati gli atti del Convegno di Studi Storici “Marciare su Roma” del 2012. Un selezionato e attento pubblico è accorso all’importante appuntamento culturale organizzato da Claudio Pitti e Andrea Lignani Marchesani.

I lavori sono stati introdotti dal Prof. Stelvio Dal Piaz della Fondazione della RSI – Istituto Storico di Terranuova Bracciolini (AR). Il Professore aretino ha intrattenuto i presenti con una profonda analisi del contesto politico-sociale nel quale nacque il fascismo sansepolcrista e si sviluppò lo squadrismo. Con richiami agli eventi che sconvolsero l’Italia in quel travagliato quanto drammatico periodo chiamato Biennio Rosso, Dal Piaz ha illustrato la reazione dei “reduci nazionali”, dei Volontari di Guerra, degli Ufficiali, dei ceti medi e delle giovani generazioni davanti alle violenze socialiste e al pericolo – millantato più che reale – dello scoppio della rivoluzione bolscevica in Italia.

Il Dott. Pietro Cappellari, ricercatore della Fondazione della RSI, nonché curatore dell’opera, ha spiegato la necessità storica del convegno di Perugia del 2012 e della pubblicazione degli atti che sconvolgono il “tranquillo assetto antifascista” che la vulgata ha imposto nelle scuole e nelle università, lobotomizzando intere generazioni di Italiani, educandole al “male assoluto” con intenti pedagogico-politici grossolani. Grazie alla pubblicazione del volume Marciare su Roma è oggi possibile avere un’altra “panoramica” sull’Italia del 1919-1922, più attinente alla realtà dei fatti e meno politicizzata. Lo studio ha, infatti, raccolto consensi in ambito studentesco, sia nelle università (dove “clandestinamente” gli studenti lo usano per preparasi all’esame di storia), sia nei licei (dove il volume è stato richiesto per la preparazione della tesina di maturità). «E’ questo il risultato che ci rende orgogliosi del nostro operato – ha dichiarato Cappellari –. Pensare che anche in ambito accademico, seppure silenziosamente, le nostre tesi sono penetrate e hanno sfondato il muro dell’omertà antifascista, ci ripaga degli sforzi compiuti per concludere questa importante opera culturale in difesa della storia della nostra Patria che non può essere può ostaggio di “professori salariati” al servizio di un’ideologia di odio. Abbiamo presentato la Marcia su Roma come una “lunga marcia” verso il potere di quei reduci della Prima Guerra Mondiale che credevano in un’Italia diversa. Una “lunga marcia” frustrata da un Governo liberal-democratico incapace di gestire i frutti della Vittoria e di confrontarsi con la realtà di uno Stato fattosi Nazione. Una Nazione minacciata dalla marea montante bolscevica e schiacciata dalle “grandi democrazie” (USA, Gran Bretagna, Francia) un tempo nostre alleate e, poi, prime nemiche delle legittime aspirazioni dell’Italia. Ecco, il fascismo nacque in questo humus, si sviluppò su questo humus ed ebbe nel consenso degli Italiani la sua forza principale. L’insurrezione dell’Ottobre 1922 fu solo l’ultimo atto di un processo iniziato diversi mesi prima, quando Mussolini – osservando la realtà del Paese – seppe trasformare il fascismo una forza popolare capace di rappresentare le reali aspirazioni del popolo italiano. Quella dell’Ottobre 1922 fu un’insurrezione chiaramente di sinistra che, però, non negava la Patria, ma – corridoniamente – la conquistava».

 

Lemmonio Boreo

Domenica 20 Ottobre 2013 è stato presentato l’ultimo studio del Dott. Pietro Cappellari, ricercatore della Fondazione della RSI, sulle vicende che videro protagonista la Milizia fascista nel 1943, anno cruciale per le sorti della nostra Patria.

La presentazione, organizzata nell’ambito della prestigiosa rassegna culturale Derive, con il patrocinio del Comune di Nettuno e della Pro Loco nell’affascinante cornice del Forte Sangallo, è stata preceduta da un intervento del Prof. Alberto Sulpizi, storico del territorio nettunese, che ha illustrato al folto pubblico presente nella sala la vita e le avventure del condottiero Filippo Moretto “difensore di Nettuno”. Sulpizi, che da anni si batte per un riconoscimento cittadino all’illustre Capitano di ventura vissuto nel Cinquecento, ha affascinato gli intervenuti con aneddoti unici e scoperte storiche importanti su un personaggio certamente da riscoprire, non solo a Nettuno. Si tratta di una delle più belle rappresentazioni umane e culturali dell’Italiano del XVI secolo, in cui l’aristocrazia e le virtù militari si fondevano in un unicum straordinario, dipingendo il volto di un Italiano guerriero ammirato ben oltre in confini della divisa Patria.

Successivamente, il Prof. Alberto Sulpizi ha intervistato il Dott. Pietro Cappellari sul suo ultimo lavoro: La Guardia della Rivoluzione. La Milizia fascista nel 1943: crisi militare – 25 Luglio – 8 Settembre – Repubblica Sociale, edito dalla Herald Editore di Roma.

Cappellari ha illustrato come le Camicie Nere, in quel cruciale 1943, rappresentarono quanto di meglio le Forze Armate italiane seppero schierare sui campi di battaglia, fondendo in un unico organismo politico-militare le energie del volontarismo di guerra, l’orgoglio di un Corpo di aristocràti, le idealità di un romanticismo politico di stampo nazional-patriottico. I punti centrali su cui si è dibattuto durante l’intervista sono stati il comportamento della Milizia il 25 Luglio (la caduta del Regime) e l’8 Settembre (la resa incondizionata e il conseguente passaggio al nemico). Ebbene, grazie alla documentazione ritrovata da Cappellari è stato possibile finalmente fare chiarezza su molti aspetti di questa oscura vicenda: le Camicie Nere non intervennero per stroncare il colpo di Stato del 25 Luglio solo perché, in mancanza di ordini, decisero di non scatenare una guerra civile (contro il Regio Esercito) proprio nel mentre gli eserciti invasori (chiamati dagli antifascisti) marciavano sul sacro suolo della Patria. Ma non fu una resa, fu semmai uno stato di “indotta quiescenza”, ben sapendo che, presto, la storia avrebbe dato ai fascisti ancora una possibilità di rivincita. E questa vi fu l’8 Settembre quando, con la fuga del Re e lo squagliamento delle Regie Forze Armate, la Milizia rimase in armi, si fece Stato, riaprì le Federazioni del Partito Fascista chiuse da Badoglio e costituì l’ossatura sulla quale, successivamente, prese forma la Repubblica Sociale Italiana.

 

Primo Arcovazzi

FORTE SANGALLO di NETTUNO

Piazza S. Francesco

La S.V. è invitata

Domenica 20 Ottobre 2013 alle ore 19:00

alla presentazione del libro

LA GUARDIA DELLA RIVOLUZIONE

LA MILIZIA FASCISTA NEL 1943: CRISI MILITARE – 25 LUGLIO – 8 SETTEMBRE –

REPUBBLICA SOCIALE

di Pietro Cappellari

Il Prof. Alberto SULPIZI intervisterà l’Autore

Record di presenze al Forte Sangallo di Nettuno Mercoledì 18 Settembre per l’esposizione Fiume-d’Annunzio-Nettuno: il Poeta armato e le sue città curata dal Dott. Pietro Cappellari, Responsabile culturale del Comitato Nettunese Pro 150° Nascita d’Annunzio. Alla mostra, che raccoglie rarissimi cimeli, libri, lettere, labari, bandiere, divise e documenti legati all’esperienza fiumana e al primo squadrismo, alcuni dei quali “pezzi unici” provenienti da collezioni private per la prima volta esposti al pubblico, ha contribuito in maniera determinante la Fondazione della RSI – Istituto Storico di Terranuova Bracciolini (AR) che ha fornito gran parte del materiale esposto. All’organizzazione dell’evento hanno partecipato il Prof. Giorgio Pagliuca (Direttore dell’Istituto Culturale Italo-Tedesco) e il Prof. Alberto Sulpizi (storico del territorio nettunese) che ha allestito alcune vetrine esponendo diversi pezzi pregiati del suo archivio-biblioteca.

La serata, dopo la visita alla mostra, ha visto un seguitissimo intervento del Prof. Sulpizi sul rapporto che lega la città di Nettuno a d’Annunzio (proprio in questa città, nel 1903, il Vate compose La figlia di Iorio). Un intervento condito da aneddoti interessanti e inediti.

Al termine della conferenza è stato presentato dal Prof. Eugenio Bartolini il lavoro su d’Annunzio composto dall’Università Popolare Territoriale (Sede di Anzio e Nettuno).

«E’ con grande soddisfazione ed orgoglio che inauguriamo questa mostra pochi giorni dopo il 94° anniversario dell’Impresa di Fiume – ha dichiarato il Dott. Pietro Cappellari, organizzatore dell’evento –. Il nostro intento era quello di “riportare” d’Annunzio a Nettuno dopo decenni di oblio, se si eccettua un fugace interesse di diversi anni fa. Noi vogliamo legare indissolubilmente il Vate d’Italia alla cultura della nostra città. E’ per questo, tra le altre iniziative, che abbiamo chiesto all’Amministrazione comunale il ripristino di Via Gabriele d’Annunzio a Nettuno (l’attuale Via Cristoforo Colombo), rispettando le delibere, a quanto risulta mai abrogate, del 1941. Ma non solo. Ci stiamo battendo perché finalmente la lipide di Alfredo Nardini (che riporta un epitaffio inedito del Vate con firma e calligrafia originale) sia finalmente restaurata e conservata per l’avvenire come patrimonio storico-culturale della città. Debbo ringraziare per la collaborazione la Prof.ssa Marilena Cappella e Bruno Sacchi, Comandante del locale Reparto dell’Associazione Nazionale Arditi d’Italia, custode dei valori dell’esperienza fiumana, per alcuni oggetti donati alla mostra. Un saluto va anche a Leone Mazzeo per la concessione dei patrocini dell’Accademia Delia e dell’Ordine dell’Aquila Romana. Non ultimo, il Dott. Marcello Armocida, Presidente della Pro Loco, che – come sempre – ha dimostrato tutta la sua sensibilità culturale permettendo il successo di questa significativa mostra. Nei prossimi giorni saremo a disposizione delle scuole di Anzio e Nettuno per delle visite guidate con Professori e studenti, attraverso un cammino storico tra Grande Guerra – Impresa di Fiume – squadrismo – fascismo, in modo che alcune “incrostazioni” – dettate da una falsa ideologia politica e da presunte “superiorità morali” – siano finalmente eliminate e sia donata agli studenti la libertà nello studio e nella ricerca, nonché l’amore per la propria Patria».

Al termine della seguita manifestazione, agli intervenuti è stato distribuito il numero speciale di “Acta” (periodico storico della Fondazione della RSI) su d’Annunzio come precursore della Repubblica Sociale Italiana.

La mostra sarà visitabile, dalle 9:00 alle 21:00, fino a Domenica 22 Settembre. Per le visite guidate si può telefonare al 339.33.28.550, concordando gli orari secondo le proprie esigenze. L’entrata e la guida sono a titolo assolutamente gratuito.

 

Lemmonio Boreo

FORTE SANGALLO

Piazza S. Francesco

NETTUNO

Mercoledì 18 Settembre 2013 alle ore 18

inaugurazione della mostra

FIUME-D’ANNUNZIO-NETTUNO

Il Poeta armato e le sue città

 

A cura di Pietro Cappellari  

 

Interverranno:

Dott. Marcello ARMOCIDA (Presidente della Pro Loco)

Prof. Alberto SULPIZI (Storico del territorio nettunese)

Dott. Pietro CAPPELLARI (Fondazione della RSI)

L’ESPOSIZIONE SARA’ VISITABILE

DAL 18 AL 22 SETTEMBRE 2013

 

Evento FB: https://www.facebook.com/events/164836120379202

Info scuole, stampa e gruppi: 339.33.28.550

Domenica 8 Settembre 2013

alle ore 10:30

si terrà presso la prestigiosa sede di Villa Municchi della

Fondazione della RSI – Istituto Storico

di Terranuova Bracciolini (Arezzo)

Strada Pian di Maggio, 27/E – località Cicogna

 

la conferenza di

SERGIO MURA

“Il dovere di un soldato: non cedere le armi”

 

Contati: www.fondazionersi.org

Per info: info@fondazionersi.org

Evento FB: https://www.facebook.com/events/566116066784421

Cappellari, primo da sinistra

Il 3 Agosto 2013, la Regione Etruria dell’Accademia Delia (www.accademiadelia.it) ha presentato la terza edizione del “Premio Tridente d’Oro alla Cultura Città di Anzio e Nettuno”, un prestigioso riconoscimento che va a coloro che, residenti nelle due “città gemelle”, si sono distinti per la loro professionalità culturale.

Il Tridente d’Oro, quest’anno, è andato a:

 

Eugenio Bartolini, con la seguente motivazione:

–        Poliedrico scrittore, ricercatore, creatori di eventi, Professore di Lettere presso il Liceo scientifico di Anzio, motore da oltre un decennio della cultura nella riviera di Anzio e Nettuno, direttore dell’Università Popolare di Roma sedi Anzio e Nettuno, portavoce di una cultura non cattedratica ma che vive in una ottica che fonde, fantasia, creatività e bellezza sempre all’insegna dell’eleganza e della raffinatezza.

Sara Santostasi, con la seguente motivazione:

 

–        Lavora nel campo pubblicitario e nel cinema (Uomini & donne, Amori & bugie e ne I giorni dell’abbandono). Nel 2011 è una delle protagoniste del film Balla con noi. Interpreta fiction di successo: Casa famiglia 2, Don Matteo 4, Incantesimo 8, Donna Detective. Nel 2009 è la protagonista della sit-com Chiamatemi Giò. Nel 2011 partecipa, alla settima edizione di Ballando con le stelle, sfiorando la vittoria. Nell’Ottobre 2011 interpreta il ruolo di Felicia Orsini, moglie di Marcantonio Colonna, Principe e Signore di Nettuno. Nel 2011 è nella miniserie televisiva Cenerentola. Quando l’infinita bellezza si fonde con l’arte, la grazia con lo studio, la sensibilità con la passione, nasce Sara Santostasi.

 

Silvano Casaldi, con la seguente motivazione:

 

–        Diceva Aristotele: “Le radici della cultura sono amare, ma i frutti sono dolci”. Tra i migliori frutti raccolti nel nostro territorio, la fondamentale opera “Quei giorni a Nettuno” e “Gli Uomini dello Sbarco”, nonché le straordinarie raccolte di immagini d’epoca: “Nettuno e le sue Priore” o “Come eravamo” e “Nettuno una storia fotografica”… inoltre, una vita in verde-azzurro, autore de “La storia del Nettuno Calcio”… già Direttore del primo Museo dello Sbarco, cerimoniere ed interprete della Città di Nettuno.

 

La manifestazione è stata possibile grazie al determinante contributo del Dott. Marcello Armocida ed è stata organizzata dal Maestro Mimmo Pugliese. Ha presentato, in qualità di portavoce ufficiale dell’Accademia Delia, il Prof. Alberto Sulpizi.

«Il Tridente d’Oro – ha dichiarato il Dott. Pietro Cappellari dell’Accademia Delia – è un “grazie” che va a tutti coloro che lavorano per la cultura e nella cultura, nonostante le discriminazioni e i drammatici limiti culturali delle Amministrazioni comunali. Abbiamo scelto ancora una volta Nettuno perché questa è una città che non ha un teatro, una sala cinematografica, una biblioteca, un centro di aggregazione culturale. La storia del nostro paese è stata semplicemente cancellata dall’indifferenza e dall’incapacità dei politici. Nonostante questo ci sono “ragazzi” – più o meno giovani – che ancora credono nella cultura e disinteressatamente si pongono al servizio della comunità. Ecco, a questi noi diciamo grazie. Chi crede nella “Kultura”, con la K maiuscola di Kulturkampf, anche davanti all’ostracismo delle Amministrazioni comunali, sa guardare oltre. Verso orizzonti dove la civiltà europea romano-germanica indica la via di uno stile di vita pieno ed appagante. Il 7 Agosto prossimo ci troveremo al Forte Sangallo, baluardo militare contro le invasioni dei Mori, per una serata dannunziana, nello stile che ci contraddistingue. Una serata organizzata dal Comitato Nettunese Pro 150° Anniversario Nascita D’Annunzio, cui l’Accademia Delia aderisce, per sensibilizzare le Istituzioni locali al restauro della lapide con epitaffio autografo di d’Annunzio abbandonata da decenni nel nostro cimitero civile. Una battaglia di civiltà, dicevamo. Questo è il nostro stile».

 

Claudio Cantelmo

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