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La crisi greca emblematica della crisi UE e UEM
Questa fase fortemente evolutiva della vita dell’Europa, cui si sommano i problemi che nascono dall’aumento demografico mondiale e dalle pressioni che vengono dagli Stati-Continenti, in accentuata concorrenza fra loro, impegna tutti coloro che tentano di effettuare analisi e proposte politiche a tener conto delle conseguenze che saranno sempre più complesse nel prossimo futuro. Il CESI, pur con i limitati mezzi di cui dispone, tenta di affrontare di volta in volta le questioni emergenti. Naturalmente non intende affatto esprimersi in maniera esaustiva e nemmeno pensare di essere in grado di affrontare tutte le questioni sul tappeto. Tuttavia di volta in volta cercherà di esser presente riportando ogni questione alle cause prime e alle possibili soluzioni, nonché di rimanere fuori da strumentalizzazioni e polemiche superficiali.
In questo numero de Il Sestante, si affrontano questioni d’immediata incombenza quali sono quelle derivanti da un nuovo Presidente della Repubblica Italiana il quale, nel giurare al momento del suo insediamento a rispettare la Costituzione, dovrebbe essersi impegnato anche a farne attuare quelle parti che dal momento della sua entrata in vigore, ben quasi settanta anni fa, non sono state realizzate attraverso istituti operativi. Sull’argomento interviene tempestivamente Mario Bozzi Sentieri il quale si occupa di uno dei più importanti istituti non attuati (articolo 46) e cioè quello della partecipazione dei lavoratori alla gestione e agli utili dell’impresa. Argomento di particolare attualità anche perché da esso, insieme con la giustizia sociale, viene a realizzarsi quell’aumento di produttività, quantitativa e qualitativa, che è necessario per superare la crisi economica. Altro argomento di estrema attualità è quello che tratta della necessità e urgenza di una unica politica economica europea, a carattere programmatico, proprio al fine di risolvere i problemi delle aree più deboli e tutto ciò superando i gretti concetti di una mera contabilità riferita ai bilanci pubblici. La politica monetaria deve diventare un ramo, certamente importante, ma soltanto parziale e non risolutivo, di un’unica globale politica di sviluppo paritario riguardante tutte le nazioni del Continente che aderiscono sia alla UE che alla UEM. Il caso greco, che in questi giorni è all’esame delle burocrazie di vertice dell’Europa, è emblematico della necessità di affrontare il problema con urgenza prescindendo, anzi superando, la vecchia ideologia liberista così dannosa nei confronti del ruolo che spetta all’Europa, non solo per lo sviluppo interno, ma anche per la sua presenza con adeguato peso nelle vicende sia ucraino-russe che medio-orientali. Chiudono il numero la rubrica “Dibattito” con una lettera-articolo di Lorenzo Puccinelli Sannini dal titolo “Il fenomeno dell’immigrazione islamica” e le rubriche “La Biblioteca” e “I Libri del Sestante” sulle ultime novità meritevoli di lettura. (g.r.)

SOMMARIO

- Un invito a Mattarella (purtroppo non eletto direttamente dal popolo). Signor Presidente, sia “garante” per la cogestione inapplicata di Mario Bozzi Sentieri

- La crisi greca è frutto dell’ideologia liberistica che impera in Europa. Indilazionabile un’unica politica economica europea. (Sommario: 1°. UE e UEM: non motore di sviluppo paritario per tutti. 2. Le conseguenze della non soluzione del problema greco. 3°. Le prospettive immediate della disgregazione dell’Eurozona. 4. Unica alternativa: un vero governo europeo). di Gaetano Rasi

- Rubriche: “Dibattito”. Il fenomeno dell’immigrazione islamica di Lorenzo Puccinelli e risposta del Presidente G.Rasi. “ La Biblioteca” e “I Libri del Sestante”. Rassegna di novità librarie, a cura di Mario Bozzi Sentieri.

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