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La Fondazione della RSI – Istituto Storico di Terranuova Bracciolini (AR) ha curato la pubblicazione di un prestigioso volume sulla Legione “Tagliamento”, una delle più importanti unità di combattimento della Repubblica Sociale Italiana.
Partendo dalle glorie della Legione durante il Ventennio fascista, l’Ing. Arturo Conti – Presidente della Fondazione della RSI e autore dello studio – analizza l’inserimento dei reduci delle Camicie Nere nella costituenda Divisione Corazzata M nell’Estate 1943, portando un contributo importante su episodi troppo spesso sottaciuti.
Si passa, poi, a sottolineare quello che avvenne prima, durante e dopo l’8 Settembre 1943, seguendo le vicissitudini della 1a Legione M, del LXIII Battaglione e del Battaglione “Camilluccia” che raccoglieva il fior fiore del volontarismo giovanile di guerra romano.
Lo studio è corredato da un’analisi dell’ordinamento e dell’armamento della Legione “Tagliamento”, con particolare riguardo all’esperienza al Fronte Sud, nel Pesarese e lungo l’alto Fiume Foglia, quando i Legionari poterono schierarsi in opposizione del “rullo compressore” anglo-americano.
Si seguono, infine, gli impieghi bellici di controguerriglia – certamente non secondari – delle Camicie Nere sul Monte Grappa, nel più grande rastrellamento antipartigiano effettuato in Italia, e sul Mortirolo, analizzando le atrocità commesse dai partigiani alla resa dei reparti.
Il volume si chiude con l’elenco dei Legionari GNR caduti e con importanti immagini dalle zone di operazione.

Con questo volume, la Fondazione della RSI – Istituto Storico intende porre all’attenzione degli studiosi le vicende di una delle più valorose formazioni militari della Repubblica Sociale Italiana, la cui storia è spesso dimenticata, ricostruendo con documenti inediti e con l’aiuto degli ultimi reduci viventi, fatti ed episodi sconosciuti anche agli “addetti ai lavori”.
Un libro che arricchisce la storia della RSI di un tassello fondamentale di cui gli studiosi non possono più non tener conto.

Per ordinare il volume scrivere a aresagenziadinotizie@gmail.com

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