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L’inversione dei termini riguardanti i veri portatori del progresso civile
Non si dice certamente qualcosa di nuovo quando si afferma che il futuro ha le sue basi in quello che è stato il passato. Tuttavia è necessario che di questo passato venga selezionato ciò che effettivamente rappresentava la valida premessa per uno svolgimento costruttivo dell’avvenire e ciò che invece rappresentava soltanto un tentativo di mantenersi un ruolo di fronte a situazioni politiche e sociali cambiate dopo una forte evoluzione.
L’occasione di identificare l’azione politica caratterizzante quanto sopra viene dalla concomitanza di due anniversari: quella del centenario della nascita (1914) di Giorgio Almirante e il trentennale dalla morte (1984) di Enrico Berlinguer. Si tratta di personaggi che agivano sulla base di concezioni diametralmente opposte e che, nella valutazione storica che già si può dare, il primo, ossia Almirante, sta sul fronte dell’innovazione, mentre il secondo, ossia Berlinguer, in quello della conservazione.
Tutto questo contraddice la “religione”dell’intellettualità cosiddetta progressista per la quale, solo militando a sinistra, si può costruire un futuro di avanzamento civile, mentre militando a destra, si intende mantenere condizioni socialmente conservatrici e di mera difesa dei vantaggi esistenti. Tale impostazione appare indubbiamente superata spesso proprio dall’area di coloro che in passato hanno militato a sinistra così come pur usando il termine destra – per una pigrizia di consuetudine schematizzante – la vera spinta innovatrice e sostanzialmente rivoluzionaria ha i contenuti diversi da una filosofia grettamente conservatrice.
Pubblichiamo qui di seguito questo saggio dal quale si rileva, appunto, addirittura l’inversione nell’attribuzione delle qualifiche innovatrici provenienti da “sinistra” e di quelle conservatrici provenienti dalla “destra”. È un altro aspetto per considerare obsoleti i due termini e far appello a tutti coloro che, qualsiasi provenienza abbiano avuto, sentano il bisogno di riconsiderare le vere radici dalle quali far derivare un futuro di vero progresso civile.(g.r.).

SOMMARIO DI QUESTO NUMERO

- Anniversari che obbligano a ragionare su ciò che è vero cambiamento e ciò che è miope conservazione Almirante e Berlinguer di Gaetano Rasi
1° – Posizione di ciascuno rispetto alla provenienza e ai successivi svolgimenti; 2° – La formazione culturale ed ideologica dei due esponenti politici; 3° – La concezione della democrazia e l’intento modificativo del sistema liberalcapitalistico; 4° – L’evoluzione dell’azione politica dei due leader; 5° – Le diverse concezioni degli obiettivi nella vita politica. Il “compromesso” di Berlinguer e l’”alternativa” di Almirante; 6° – La distorsione strumentale del significato dei termini politici; 7° – Per Reichlin è necessaria una nuova “rivoluzione italiana”, ma la limita ad un mero “patto (contratto!) sociale”; 8° – Per Almirante: una politica di pacificazione fra gli italiani e non mero riformismo, bensì rifondazione costituzionale dello Stato partecipato dai cittadini.

- Il nuovo libro di Mario Bozzi Sentieri.“La destra nel labirinto. Cronache da un anno terribile”

- Riflessioni da parte di un lettore intellettualmente attrezzato. Il libro di Mario Bozzi Sentieri scuoterà un certo mondo politico? di Vincenzo Pacifici

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