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Contrapporre concretezza progettuale ai comizi in Parlamento
Questo numero del bollettino esce mentre sta avviandosi l’attività di un nuovo Governo, quello di Matteo Renzi, che si è presentato all’insegna di una disinvolta improvvisazione piuttosto che della meditata competenza propositiva. Non vogliamo esprimere né giudizi né pronostici sui contenuti perché quanto in precedenza ha affermato il nuovo Presidente del Consiglio ha contenuti diversi, e fra loro contraddittori, rispetto a quelli svolti in sede di dichiarazione alle Camere. La spettacolarizzazione televisiva ha prevalso sull’impegno programmatico.
Il presente numero del bollettino è incentrato su tre tematiche: portare le strutture e i compiti del CNEL entro la Camera delle Competenze, in sostituzione dell’attuale Senato; una legislazione burocraticamente incapace di realizzare obiettivi concreti; superficialità e ipocrisie riguardanti timide proposte legislative per una moderna funzione partecipativa del lavoro.
Il CESI continua la sua attività di analisi e di approfondimento su essenziali materie costituzionali in vista di una necessaria presa di coscienza, più ampia dell’attuale, su questioni incombenti, ma risolutive solo nel medio-lungo periodo. Le preesistenti divergenze sia all’interno del partito di maggioranza che tra le forze politiche che sostengono in Parlamento il nuovo governo faranno della legge elettorale e delle modifiche costituzionali solo argomenti per allungare i tempi di decisione.
Già in passato abbiamo chiaramente individuato come l’attuale regime politico si balocchi passando dal “porcellum padanum” al “porcellum italicum” oppure accettando supinamente il devastante programma di creare al posto del Senato una Camera delle Regioni che sarà fatalmente lacerata dalle risse tra i peggiori localismi, resuscitati da antichi retaggi, e per di più afflitta dalle perduranti tendenze secessionistiche ad opera dei residui del leghismo anti-italiano.
È necessario che si rafforzino, trovando unità, identità ed autonomia, quelle forze nazionali e sociali, disperse da una sciagurata politica passata ed ora forse in fase di cammino per riacquistare la consapevolezza dei loro compiti odierni e la coscienza del ruolo storico che possono avere. (g.r.)

SOMMARIO DI QUESTO NUMERO

- È incominciata l’offensiva contro il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro
Abolito il Senato facciamo del CNEL la Camera delle Categorie di Mario Bozzi Sentieri

- Ipertrofia legislativa e burocraticismo paralizzante
I risultati negativi per il “mercato del lavoro” della Riforma Fornero di Ettore Rivabella

- Ancora una volta ipocrisie sulla partecipazione dei lavoratori Occupazione, produttività e redditi: obiettivi traditi di Ettore Rivabella

- Rubrica “dibattito”.
Proposte di riforma costituzionale di Nazzareno Mollicone
Ripresa identitaria, riforma del Senato, politica delle infrastrutture. Lettera di Gian Galeazzo Tesei

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